Deleterie abitudini hanno preso ormai il sopravvento, ma non disperate ...... una cura c'è! Gli orti urbani ovviamente. In molte città italiane associazioni locali, privati o pubbliche amministrazioni si sono già attivate, e sembra con ottimi risultati. La possibilità per chiunque lo desideri, di occuparsi di un piccolo appezzamento di terra da coltivare è colta come una grande opportunità; infatti come dicevamo i pro sono svariati. Produrre localmente frutta e verdura da poter consumare in famiglia e non solo, la filiera è più che controllata: produttore e consumatore sono la medesima persona. Volendo l'eventuale surplus di produzione si può vendere, così si proporrebbe un prodotto a Km 0, che non avrà subìto sbalzi di temperatura nello spostamento tra celle frigo e container, un prodotto ovviamente biologico, chi di noi concimerebbe con prodotti chimici o tratterebbe con pesticidi alimenti destinati alla propria tavola. Inoltre la diversificazione nelle varietà coltivate, andrebbe in netto contrasto con lo sfruttamento intensivo delle mega coltivazioni gestite dalle multinazionali.
Riappropriarsi e rivivere in maniera attiva il proprio territorio, è un terzo elemento a favore di queste iniziative. Guardiamoci intorno, nel nostro quartiere, nella nostra zona, a due passi da casa quanti di noi noterebbero dei terreni totalmente abbandonati a se stessi? In ogni metropoli, ma anche nei centri meno urbanizzati, ci sono decine e decine di questi luoghi dove il degrado prende il sopravvento, i comuni troppo spesso non hanno liquidità sufficiente in cassa per bonificare queste aree, che diventano terreno fertile per loschi affari, vere e proprie discariche a cielo aperto, in poche parole terra di nessuno. La pratica ortiva permette di riqualificare questi luoghi, di ridargli nuova vita, a costo praticamente zero per i comuni e con un guadagno incalcolabile a livello etico, e di virtuosità. Inoltre il fatto di non dover spender soldi per la manutenzione di un terreno, di cui si occuperebbero i coltivatori, non sarà un guadagno ma un risparmio certamente sì. Non vi ho ancora convinti ?!
Ho altre carte da giocare: l'impatto educativo, sarebbe infatti estremamente importante coinvolgere i bambini sin dalla più tenera età, rendendoli parte attiva nella coltura di piante, frutta e verdura. I nostri giovani crescono totalmente ignari delle caratteristiche e potenzialità del mondo contadino; al giorno d'oggi approcciare l'ambito agricolo con mentalità imprenditoriale e sfruttando le nuove tecnologie, può avere risvolti lavorativi inimmaginabili. Abbandoniamo lo stereotipo dell'agricoltore analfabeta, trasandato che si sveglia prima del canto del gallo per andare a zappar terra e badare al bestiame. Le mansioni restano ovviamente sempre le stesse, ma con gli strumenti ed i macchinari ultra moderni che il mercato offre, e la sapienza, le conoscenze dei nostri cari anziani il connubio è esplosivo!
Ho altre carte da giocare: l'impatto educativo, sarebbe infatti estremamente importante coinvolgere i bambini sin dalla più tenera età, rendendoli parte attiva nella coltura di piante, frutta e verdura. I nostri giovani crescono totalmente ignari delle caratteristiche e potenzialità del mondo contadino; al giorno d'oggi approcciare l'ambito agricolo con mentalità imprenditoriale e sfruttando le nuove tecnologie, può avere risvolti lavorativi inimmaginabili. Abbandoniamo lo stereotipo dell'agricoltore analfabeta, trasandato che si sveglia prima del canto del gallo per andare a zappar terra e badare al bestiame. Le mansioni restano ovviamente sempre le stesse, ma con gli strumenti ed i macchinari ultra moderni che il mercato offre, e la sapienza, le conoscenze dei nostri cari anziani il connubio è esplosivo!
Nessun commento:
Posta un commento